Immagina di ricevere una lettera dall’ufficio della Motorizzazione. Aprila e leggi: “Devi sottoporsi a revisione della patente”. Il cuore accelera. Rifare l’esame di guida? Dopo 10, 20 o 30 anni? Non è uno scenario impossibile: il nuovo Codice della Strada italiano prevede casi concreti in cui ricevi l’obbligo di rifare teoria e pratica, non come punizione generica, ma come conseguenza di normative precise che tutelano la sicurezza stradale. La domanda non è se accadrà a qualcuno, ma se accadrà a te. E come proteggerti.
La revisione della patente è un accertamento ordinato dall’autorità (Motorizzazione o Prefetto) che verifica i tuoi requisiti psicofisici e tecnici di guida, e può portare all’obbligo di rifare l’esame teorico e pratico se emersi difetti nell’idoneità al volante.
Patente, nuove regole: cosa sta cambiando davvero
L’Italia non ha aspettato direttive europee generiche. Dal 14 dicembre 2024, con l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, il sistema delle patenti è stato riformato con un obiettivo dichiarato: ridurre gli incidenti stradali responsabilizzando chi guida. Non è solo propaganda. Le autorità stanno davvero inasprendo i controlli e le conseguenze per violazioni ripetute o comportamenti pericolosi.
Fino a oggi, molti conducenti pensavano: “Una volta presa la patente, è mia per sempre”. Sbagliato. Il nuovo assetto normativo introduce meccanismi automatici di revisione dell’idoneità, soprattutto per chi commette infrazioni gravi, perde punti in modo massiccia o causa incidenti con colpa.
La grande novità non è la multa più salata o la sospensione breve. È il richiamo a un esame vero e proprio: lo stesso che hai affrontato da diciottenne, con commissione, domande a trabocchetto, guida pratica, tutto. Per alcuni sarà un incubo; per altri, una sorpresa inattesa.
L’articolo che leggerai qui spiega, in modo semplice e senza jargon, esattamente chi corre il rischio concreto di dover rifare l’esame di guida, in quali situazioni scatta l’obbligo, come funziona il processo, e soprattutto cosa fare oggi per evitare di trovarsi, domani, di nuovo davanti all’esaminatore con il foglio di carta.
Cosa prevedono le nuove regole sulla patente
La riforma del Codice della Strada poggia su tre pilastri: sicurezza stradale, responsabilità individuale e idoneità verificata.
Prima, perdere la patente era una conseguenza rara. Ora, il legislatore distingue con chiarezza tra tre livelli di sanzione:
Livello uno: sanzioni amministrative (multa, punti decurtati, sospensione breve). Non tocca la validità della patente; la recuperi quando scade il periodo di sospensione o quando recuperi i punti via corso.
Livello due: revoca della patente. Non è una sospensione temporanea; il documento viene dichiarato invalido. Per riottenere il diritto di guidare, devi rifare completamente l’esame, come un nuovo candidato.
Livello tre: revisione della patente su disposizione dell’autorità. La Motorizzazione o il Prefetto ordinano un accertamento dei tuoi requisiti psicofisici o tecnici. Se l’esito è negativo, sei obbligato a rifare l’esame.
Il nuovo Codice introduce controlli più frequenti per alcune fasce di conducenti (anziani, neopatentati, conducenti professionali) e punizioni più aspre per guida in stato di ebbrezza, uso di droghe, eccesso di velocità ripetuto, uso improprio del cellulare.
Non è che tutti riceveranno una lettera di revisione. Solo chi si espone a rischi significativi avrà questa “sorpresa”. Ma il rischio è reale, misurato e sempre più facile da scatenare di quanto molti pensino.
In quali casi puoi essere costretto a rifare l’esame di guida
Ecco i quattro scenari principali in cui la richiesta di rifare l’esame diventa concreta.
Revoca della patente
La revoca è il provvedimento più grave: cancella il tuo diritto di guidare. Non è una sospensione di sei mesi; è l’annullamento della patente finché non superi un nuovo esame.
Le cause più comuni sono:
- Guida in stato di ebbrezza grave (tasso alcolemico superiore a 1,6 g/l).
- Guida sotto l’effetto di droghe o sostanze psicotrope.
- Recidiva di violazioni gravi entro tre anni (ad esempio, due superamenti netti dei limiti di velocità in autostrada, oppure due episodi di guida con cellulare).
- Incidenti stradali con colpa grave, soprattutto se con feriti o morti.
- Accumulazione di troppi punti persi in poco tempo (più di 20 punti in sei mesi).
Dopo la revoca, non puoi guidare legalmente. Se lo fai, rischi ulteriori sanzioni penali. Per recuperare il diritto, devi aspettare i tempi stabiliti (generalmente 1-3 anni a seconda del tipo di revoca) e superare nuovamente teoria e pratica come un candidato al primo esame.
Perdita totale dei punti
La patente italiana inizia con 20 punti. Ogni violazione ne toglie un numero variabile. Raggiungere zero punti automaticamente porta a una sospensione della patente per tre mesi. Durante questa sospensione, devi seguire un corso di aggiornamento e superare un test, oppure potresti essere convocato per una revisione della patente con nuovo esame.
Arrivare a zero non è una coincidenza; significa guida veramente irresponsabile accumulata nel tempo.
Gravi infrazioni ripetute
Se commetti la stessa grave infrazione due volte entro tre anni (ad esempio, eccesso di velocità superiore a 60 km/h fuori città), l’autorità può decidere di sottoporvi a revisione della patente. Non è automatico, ma il rischio esiste.
Disposizione della Motorizzazione o del Prefetto
La Motorizzazione può ordinare una revisione della patente se riceve segnalazioni di comportamenti pericolosi ripetuti, se sei coinvolto in incidenti frequenti, o se emergono dubbi sulla tua idoneità psicofisica (ad esempio, se hai ricevuto diagnosi di malattie che compromettono concentrazione o riflessi).
Revisione della patente: cos’è e cosa comporta
Quando ricevi una lettera di convocazione per “revisione della patente”, la paura è naturale. Ma non tutte le revisioni portano all’aula d’esame.
Esistono due tipi di revisione:
Revisione psicofisica
La Motorizzazione ti convoca per una visita medica presso una commissione autorizzata. Verificano vista, udito, riflessi, pressione, malattie neurologiche, uso di farmaci. Se tutto va bene, la patente è confermata. Se emergono problemi, puoi essere rimandato a visite specialistiche oppure, nel caso peggiore, decretato inidoneo alla guida. In quel caso, la patente è sospesa fino a guarigione o ricertificazione.
Revisione tecnica (nuovo esame)
È il vero rifacimento dell’esame: teoria scritta e pratica di guida. Accade quando l’autorità dubita della tua competenza stradale (ad esempio, dopo ripetute infrazioni per eccesso di velocità) oppure quando una revisione psicofisica ha dato esito incerto e la commissione vuole verificare se sai ancora guidare in sicurezza.
Cosa succede se non ti presenti
Non presentarsi all’esame di revisione è un grave errore. La patente viene automaticamente sospesa, poi revocata. Guidare con patente revocata è reato penale.
Tempi e procedura
Ricevi la convocazione almeno 30 giorni prima. Ti colleghi al portale della Motorizzazione, scegli data e ora disponibili, arrivi con documenti. La revisione dura al massimo qualche ora. Se superi, la patente è rinnovata. Se no, ricevi un provvedimento di sospensione o revoca e un termine per ricorrere in tribunale.
Chi è più a rischio: neopatentati, anziani, professionisti
Non tutti hanno le stesse probabilità di ricevere una revisione della patente. Alcuni profili sono sorvegliati più strettamente.
Neopatentati (patente da meno di 3 anni)
I conducenti con patente recente devono rispettare limiti rigidissimi: tasso alcolemico zero, velocità ridotta, limiti di potenza del veicolo. Pochi punti persi portano subito a situazioni critiche. Se perdi 20 punti (il totale), la sospensione arriva veloce e la revisione è probabile. Il legislatore non è clemente con chi ha poco tempo di strada.
Conducenti anziani
Dopo i 70 anni, il rinnovo della patente avviene ogni tre anni (invece di cinque). Dopo gli 80, ogni due anni con controlli medici più rigidi. Se la commissione medica ha dubbi, vieni mandato in revisione. Non tutti i nonni che guidano ancora passeranno; alcuni dovranno rifare teoria e pratica.
Autisti professionali (categorie C, D, CQC)
Chi guida autobus, camion o taxi per lavoro è sottoposto a verifiche regolari più severe. Qualsiasi infrazione grave, qualsiasi segnalazione di comportamento rischioso, può portare a una revisione urgente. Non è un capriccio; è la logica che chi trasporta passeggeri o merci ha responsabilità maggiore.
Chi ha precedenti per alcool o sostanze
Se sei stato fermato una volta per guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di droghe, i controlli successivi saranno particolarmente attenti. Una revisione psicofisica con visita specialistica è altamente probabile. Se emergerebbe che sei tornato a bere al volante, la revoca è certa.
Come evitare di dover rifare l’esame: errori da non fare e buone abitudini
La prevenzione è l’arma più forte. Non serve avere paura; serve avere un piano.
Conosci davvero i limiti di legge
Non basta “sapere” che l’alcool è vietato. Sappi che anche 0,5 g/l comporta multa e punti; per neopatentati e professionisti è zero assoluto. Sappi che il cellulare, anche vivavoce, costa caro. Sappi che 20 km/h oltre il limite in autostrada è punibile. Questi non sono capricci; sono i dettagli che il legislatore usa per identificare conducenti a rischio.
Monitora i tuoi punti patente
Accedi al portale dell’Agenzia delle Entrate almeno ogni sei mesi e leggi quanti punti ti rimangono. Se scendi sotto 10, è il momento di rallentare. Se arrivi a 5, cambia le tue abitudini subito. Se perdi tutto, sai già che dovrai seguire un corso e potrai già preparati mentalmente a una possibile revisione.
Non sottovalutare la tua salute
Se cominci a vedere male, se i tuoi riflessi non sono più quello di prima, se assumi farmaci nuovi, rivolgiti a un medico per capire se influenzano la tua capacità di guida. Non è debolezza ammettere che forse non dovresti guidare di notte. È consapevolezza. La commissione medica scoprirà tutto comunque; meglio che tu sia già consapevole.
In caso di incidente grave o infrazione pesante
Non ignorare. Rivolgiti a un consulente legale o a un avvocato per capire i rischi che corri sulla patente. Non è paranoia; è strategia. Sapere in anticipo se rischi una revisione ti consente di prepararti (ricordare le regole, allenarsi in simulazione di guida) oppure di ricorrere se ritieni ingiusta la procedura.
Vedila come responsabilità, non come diritto
La patente non è un diritto inalienabile. È una concessione dello Stato che dici di saper guidare in sicurezza. Se non lo fai, lo Stato ha tutto il diritto di chiedertelo di provare di nuovo. Cambiare questa prospettiva mentale è il primo passo per guidare veramente sicuro.
Tirare le somme: chi deve preoccuparsi davvero (e chi no)
Ricordi l’immagine iniziale? La lettera dalla Motorizzazione. Per molti lettori resterà solo un’immagine; non la riceverai mai.
Ecco cosa hai capito leggendo:
Chi rischia davvero: conducenti che accumulano infrazioni (neopatentati con pochi punti rimasti, chi guida spesso oltre i limiti, chi beve al volante, chi accumula incidenti). Conducenti anziani con problemi di salute emergenti. Autisti professionali con precedenti. Chi ignora le convocazioni della Motorizzazione.
Chi non rischia: chi rispetta i limiti di velocità, chi non beve prima di guidare, chi non usa il cellulare, chi mantiene la macchina in ordine, chi fa controlli medici regolari, chi controlla i punti patente almeno una volta all’anno, chi sa di avere 3-4 punti rimasti e agisce di conseguenza.
La vera domanda non è “Rifarò l’esame?”, ma “Voglio continuare a guidare come sto facendo adesso oppure cambio una sola abitudine oggi?”
Se scegli di cambiare anche solo una cosa (ad esempio, non superi più i limiti di velocità, oppure non accendi il telefono in auto), la probabilità di ricevere quella lettera scende drasticamente. Se invece continui come adesso e “speri bene”, beh… sai già come finisce per molti conducenti.
Controlla subito i tuoi punti patente sul portale dell’Agenzia delle Entrate. Poi, scegli una sola regola di guida che non stai rispettando e cambiala. Non è perfezione; è consapevolezza. E la consapevolezza, in strada, salva vite.




